Le figure professionali che operano all'interno di laboratori di ricerca, e che sono chiamate a manipolare agenti chimici, possono essere molto diverse e in certa misura possono trovarsi in un percorso di formazione (tesisti, tirocinanti, specializzandi, dottorandi), senza avere ancora acquisito una preparazione specifica in termini di gestione dei rischi.
Le sostanze chimiche utilizzate nei laboratori di ricerca possono essere numerose e con caratteristiche di pericolosità molto diverse.
Gli effetti sulla salute dovuti all'esposizione ad agenti chimici possono essere sia locali che sistemici, sia acuti che cronici.
Un effetto cronico è un effetto negativo sulla salute derivante dall'esposizione per lunghi periodi a una sostanza chimica. I sintomi di solito non diminuiscono quando l'esposizione si ferma. Possono produrre effetti anche gravi come ad esempio: cancerogenesi, mutagenesi, tossicità riproduttiva, tossicità d'organo. Questo tipo di effetti sono quelli maggiormente coinvolti nella definizione di "malattia professionale" e su cui il medico del lavoro agisce in ottica preventiva con le visite di sorveglianza sanitaria periodica.
Effetti acuti sulla salute possono essere osservati immediatamente o subito dopo una esposizione; spesso sono legati ad esposizioni consistenti di breve durata.