Combustibili alternativi, in Gazzetta il regolamento europeo

Combustibili alternativi, in Gazzetta il regolamento europeo

di: Vincenzo Morena
Più stazioni di rifornimento alternative per auto e camion e più facilità del loro utilizzo. Questo, in estrema sintesi, il contenuto del regolamento (UE) 2023/1804 pubblicato sulla Gazzetta europea L 234 dello scorso 22 settembre.

Le regole fanno parte del pacchetto "Pronti per il 55 % nel 2030" (Fit for 55 in inglese), la strategia dell'UE per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e hanno lo scopo di decarbonizzare i trasporti.

Il provvedimento, che si applicherà a decorrere dal 13 aprile 2024, abroga la direttiva 2014/94/UE (che recava la precedente disciplina in materia), e stabilisce «gli obiettivi nazionali obbligatori per la realizzazione di un'infrastruttura sufficiente per i combustibili alternativi nell'Ue per i veicoli stradali, i treni, le navi e gli aeromobili in stazionamento».
Secondo il nuovo regolamento, entro il 2026, le stazioni di ricarica elettrica per le autovetture, con una potenza minima di 400 kW, dovranno essere installate almeno ogni 60 km lungo i principali corridoi della rete TEN-T (rete transeuropea di trasporto), e la potenza della rete dovrà aumentare a 600 kW entro il 2028. Per gli autocarri e gli autobus sono previste stazioni di ricarica ogni 120 km. Queste stazioni dovrebbero essere installate su metà delle strade principali dell'UE entro il 2028 e con una potenza di uscita da 1 400 kW a 2 800 kW a seconda della strada. I Paesi UE dovranno, poi, garantire che, entro il 2031, le stazioni di rifornimento di idrogeno lungo la rete centrale TEN-T siano distribuite almeno ogni 200 km.
Gli utenti di veicoli a combustibile alternativo dovranno, inoltre, poter pagare con facilità presso i punti di ricarica (con carte di pagamento o dispositivi contactless e senza necessità di abbonamento), mentre il prezzo di questi "carburanti" dovrà essere indicato per kWh, kg o per minuto/sessione.

Entro il 2027- fa sapere infine Bruxelles - la Commissione creerà una "banca dati" dell'UE sui carburanti alternativi per fornire ai consumatori informazioni sulla disponibilità, sui tempi di attesa o sui prezzi nelle diverse stazioni.