Aggiornamenti sull’esito della notifica alla Commissione della Legge 172/2023

Aggiornamenti sull’esito della notifica alla Commissione della Legge 172/2023

di: Avvocato Valeria Pullini

Nella recente vicenda legata alla Legge n. 172/2023, la Commissione europea, ricevuta la notifica di un testo già approvato e pubblicato in sede nazionale, ha provveduto alla chiusura anticipata della procedura di notifica, informando che la notifica in oggetto è stata archiviata il 29 gennaio 2024, e aggiungendo:
“La Commissione invita pertanto lo Stato membro in questione a informarla del seguito dato, anche alla luce della giurisprudenza pertinente della Corte di giustizia. In questa fase non vi sono ulteriori osservazioni della Commissione”.

Proprio alla luce della citata “giurisprudenza pertinente della Corte di giustizia” appare evidente che le disposizioni tecniche contenute nel testo della legge risultano, allo stato, del tutto inapplicabili.

La Commissione europea non è dotata di potere d’intervento formale sulla legge nazionale né può imporre allo Stato membro di abrogarla, dovendo ciò essere di iniziativa del legislatore dello Stato che l’ha adottata, ma l’interpretazione fornita dalla politica italiana, fa intendere come intendano procedere, con la diffusione di questo comunicato:
“(...) La chiusura (della procedura di notifica) comporta che sia stata definitivamente accertata, da parte della Commissione europea, la compatibilità della legge con i principi del diritto della UE in tema di mercato interno. Diversamente, la Commissione avrebbe proceduto con un parere circostanziato, a prescindere dalle modalità di notifica. Non ci sarà pertanto nessuna procedura di infrazione, né richiesta all'Italia di abrogare la legge. La Commissione chiede solo di essere informata sull'applicazione della legge da parte dei giudici nazionali. Come per tutti i provvedimenti che entrano in vigore in Italia, spetta ai giudici nazionali, in sede di applicazione, l'ulteriore vaglio di compatibilità con il diritto unionale"

In realtà, le disposizioni contenute nella Legge n. 172/2023 sono inapplicabili e non opponibili ai privati, con la conseguenza che questi ultimi, nel caso in cui ricevessero una contestazione per violazione delle stesse, potranno avvalersi del vizio procedurale - la mancata notifica o una notifica non conforme al dettato della direttiva 1535/2015/UE - per eccepire l'inapplicabilità dei divieti ivi previsti nei loro confronti innanzi ai giudici nazionali, ai quali compete la disapplicazione (lo devono fare, non si tratta di una possibilità) di tale regola tecnica nazionale, notificata violando i dettami della Direttiva (UE) 2015/1535.