di: Francesco Mangini
Sono 64 le misure introdotte dalla Regione Emilia-Romagna per combattere l'inquinamento con il nuovo Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2030) entrato in vigore lo scorso 6 febbraio.
Approvato dall'Assemblea Legislativa tramite delibera n. 152 del 30 gennaio 2024, il PAIR 2030 traduce in legge la proposta dell'aprile 2023 (si veda news di Ars del 21/04/2023) con l'obiettivo fondamentale di portare gli inquinanti sotto la soglia dei valori limite nel minor tempo possibile.
Organizzate in 8 ambiti di intervento prioritari, di cui 5 tematici (Ambito urbano e aree di pianura, Trasporti e mobilità, Energia e biomasse per il riscaldamento domestico, Attività produttive, Agricoltura e zootecnica) e 3 trasversali (Strumenti di gestione della qualità dell'aria, Acquisti verdi nelle Pubbliche Amministrazioni, Comunicazione, informazione, formazione), le azioni messe a piano mirano alla riduzione delle emissioni di inquinanti primari e precursori degli inquinanti secondari, intervenendo simultaneamente nei principali settori emissivi su scala locale ed estesa al bacino padano, coinvolgendo anche i Dicasteri centrali, al fine di prevenire, tra l'altro, gli episodi di inquinamento acuto e i picchi locali.
Rispetto ai valori di riferimento al 2017, si prevede, in particolare, di ridurre:
del 13% il PM10;
del 13% il PM2.5;
del 12% gli ossidi di azoto (NOx);
del 29% l'ammoniaca (NH3);
del 6% i composti organici volatili (COV);
del 13% il biossido di zolfo (SO2).
Così, tra le misure troviamo, ad esempio, lo stop dal 1° ottobre 2025 ai diesel euro 5 nei comuni di pianura con popolazione superiore ai 30.000 abitanti. Una limitazione alla categoria di veicoli già adesso provvisoriamente in vigore che diverrà stabile.
Sono stanziati inoltre investimenti per 154 milioni in nuovi mezzi pubblici, piste ciclabili, bici elettriche e impianti di riscaldamento di ultima generazione.
Insieme al Piano Aria 2030, sono stati approvati i seguenti documenti:
- Norme tecniche di attuazione;
- Relazione generale;
- Quadro conoscitivo;
- Rapporto ambientale;
- Sintesi non tecnica del Rapporto ambientale;
- Studio di incidenza;
- Parere motivato di Valutazione Ambientale Strategica;
- Dichiarazione di sintesi;
- Controdeduzioni alle osservazioni.
Approvato dall'Assemblea Legislativa tramite delibera n. 152 del 30 gennaio 2024, il PAIR 2030 traduce in legge la proposta dell'aprile 2023 (si veda news di Ars del 21/04/2023) con l'obiettivo fondamentale di portare gli inquinanti sotto la soglia dei valori limite nel minor tempo possibile.
Organizzate in 8 ambiti di intervento prioritari, di cui 5 tematici (Ambito urbano e aree di pianura, Trasporti e mobilità, Energia e biomasse per il riscaldamento domestico, Attività produttive, Agricoltura e zootecnica) e 3 trasversali (Strumenti di gestione della qualità dell'aria, Acquisti verdi nelle Pubbliche Amministrazioni, Comunicazione, informazione, formazione), le azioni messe a piano mirano alla riduzione delle emissioni di inquinanti primari e precursori degli inquinanti secondari, intervenendo simultaneamente nei principali settori emissivi su scala locale ed estesa al bacino padano, coinvolgendo anche i Dicasteri centrali, al fine di prevenire, tra l'altro, gli episodi di inquinamento acuto e i picchi locali.
Rispetto ai valori di riferimento al 2017, si prevede, in particolare, di ridurre:
del 13% il PM10;
del 13% il PM2.5;
del 12% gli ossidi di azoto (NOx);
del 29% l'ammoniaca (NH3);
del 6% i composti organici volatili (COV);
del 13% il biossido di zolfo (SO2).
Così, tra le misure troviamo, ad esempio, lo stop dal 1° ottobre 2025 ai diesel euro 5 nei comuni di pianura con popolazione superiore ai 30.000 abitanti. Una limitazione alla categoria di veicoli già adesso provvisoriamente in vigore che diverrà stabile.
Sono stanziati inoltre investimenti per 154 milioni in nuovi mezzi pubblici, piste ciclabili, bici elettriche e impianti di riscaldamento di ultima generazione.
Insieme al Piano Aria 2030, sono stati approvati i seguenti documenti:
- Norme tecniche di attuazione;
- Relazione generale;
- Quadro conoscitivo;
- Rapporto ambientale;
- Sintesi non tecnica del Rapporto ambientale;
- Studio di incidenza;
- Parere motivato di Valutazione Ambientale Strategica;
- Dichiarazione di sintesi;
- Controdeduzioni alle osservazioni.