Rifiuti accidentalmente pescati, più semplici le comunicazioni

Rifiuti accidentalmente pescati, più semplici le comunicazioni

di: Vincenzo Morena
Dal 1o gennaio 2024 i dati sul volume e sulla massa dei rifiuti accidentalmente pescati ("Rap") devono essere comunicati dagli Stati membri alla Commissione Ue ogni due anni (anziché uno). Lo prevede il regolamento (UE) n. 2024/917, pubblicato sulla Gazzetta del 25 marzo.
Sostituendo l'art. 4 del regolamento (UE) 2022/92 il nuovo documento semplifica l'obbligo di trasmissione elettronica previsto dall'art. 8, par.7, della direttiva (UE) 2019/883 finalizzato alla pubblicazione della relazione sui rifiuti raccolti in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune dalle reti durante le operazioni di pesca.
«In alcuni Stati membri» - si legge infatti nel regolamento - sono stati istituiti regimi per fornire un finanziamento alternativo dei costi per la raccolta e la gestione a terra dei rifiuti in questione. Per verificare l'efficacia di tali regimi e monitorare le modalità con cui i pescherecci contribuiscono a ridurre l'inquinamento da rifiuti nell'ambiente marino a lungo termine è sufficiente comunicare i dati sui rifiuti accidentalmente pescati una volta ogni due anni».
La modifica allinea così la normativa agli indirizzi espressi da Bruxelles nella comunicazione "Competitività a lungo termine dell'UE: prospettive oltre il 2030", dove l'Esecutivo europeo ha individuato la comunicazione come uno dei principali oneri a carico delle imprese, ed ha proposto di ridurre gli obblighi di comunicazione del 25% senza compromettere gli obiettivi strategici collegati.