Dazi e "italian sounding"

Dazi e "italian sounding"

di: Anna Maria Fumarola

Con il termine “Italian sounding” si intende la pratica di emulare in maniera fraudolenta prodotti agroalimentari italiani, al fine di commercializzarli tramite l’utilizzo di denominazioni, immagini o combinazioni cromatiche, che richiamano in maniera inequivocabile l’ambiente italiano. Questo tentativo mira a sfruttare l’immagine altamente attrattiva dell’industria agroalimentare italiana.

L'aumento dei dazi doganali può portare a prezzi più alti dei prodotti italiani per i consumatori americani, riducendo la domanda e favorendo proprio la diffusione dell'Italian sounding, con un danno economico alle aziende del settore che operano negli USA stimato in 40 miliardi di euro.

Le norme generali di etichettatura della Food and Drug Administration stabiliscono che nelle etichette di tutti i prodotti alimentari debbano essere riportate informazioni riguardanti, tra l’altro, il Paese d'origine, il nome e l'indirizzo dell'azienda produttrice.
Purtroppo nulla viene disciplinato in merito a simboli, fregi ecc.. che tendono ad enfatizzare la nazionalità di un prodotto e possono essere d'inganno verso un consumatore disattento e poco informato.
In merito ai prodotti a qualità certificata, il sistema della proprietà intellettuale negli Usa è il risultato di un secolare sviluppo giurisprudenziale e normativo. I diritti di p.i. sono regolati sia dal sistema di Common law, sia da un più recente apparato normativo, a livello statale e federale.

Vediamo come funziona e come le aziende possono tutelarsi