Tra utopia e realtà: il nuovo decreto rifiuti e l'illusione del rigore punitivo

Tra utopia e realtà: il nuovo decreto rifiuti e l'illusione del rigore punitivo

di: Avvocato Daniele Zaniolo

Sebbene dal punto di vista ontologico, l’abbandono di rifiuti costituisca una condotta piuttosto semplice da individuare e regolamentare, nel corso degli ultimi anni è divenuta una delle problematiche ambientali più persistenti e complesse del nostro ordinamento giuridico, caratterizzata da un'evoluzione normativa che ha visto susseguirsi nel tempo numerosi interventi legislativi.
L’ultimo è il Decreto-Legge 8 agosto 2025, n. 116, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 l'8 agosto 2025 e in vigore dal 9 agosto, che introduce disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, la bonifica dell'area denominata "Terra dei fuochi" e l'assistenza alle popolazioni colpite da eventi calamitosi ed è intervenuto a modificare diverse norme, in primis il D.Lgs 152/2006.
In attesa delle modifiche in fase di conversione, il testo lascia perplessi per la sua apparente distanza pratica dai problemi reali e l’impressione di un approccio più idealista che concreto.

In questo approfondimento viene affrontato esclusivamente l'abbandono di rifiuti, un comportamento semplice che meriterebbe una regolamentazione altrettanto essenziale. Tuttavia, così non è.