La Sentenza del tribunale dell'Unione europea nel caso "Nero Champagne": evoluzione giurisprudenziale della tutela delle DOP nei rapporti con i marchi

La Sentenza del tribunale dell'Unione europea nel caso "Nero Champagne": evoluzione giurisprudenziale della tutela delle DOP nei rapporti con i marchi

di: Accocato Valeria Pullini

Il 25 giugno 2025, il Tribunale dell’Unione europea, con Sentenza T-239/23 ha annullato la decisione dell’EUIPO (EUIPO - European Union Intellectual Property Office) che aveva parzialmente accolto la domanda di registrazione del marchio “Nero Champagne” da parte della società italiana Nero Lifestyle.

Il procedimento di opposizione era stato avviato sei anni fa, quando Comité Champagne e INAO hanno contestato la registrazione europea del marchio. Nel tempo si sono uniti alla causa anche oriGIn e le Repubbliche francese e italiana, visto il valore internazionale della dop champagne.

Il Tribunale ha accolto il ricorso nel quale si sosteneva che il marchio “Nero Champagne” potesse trarre indebitamente vantaggio dalla notorietà della DOP “Champagne” — registrata dal 1973 — anche se riferito a vini conformi al relativo disciplinare.

Secondo il Tribunale “non si può assumere in modo automatico l’assenza di sfruttamento della fama di una dop o igp quando un marchio contiene la stessa denominazione e riguarda prodotti conformi al relativo disciplinare.” In sostanza la mera conformità dei prodotti rivendicati al disciplinare DOP non è di per sè sufficiente a legittimare l’uso della denominazione all’interno marchio, qualora vi siano elementi che indichino un potenziale sfruttamento indebito della reputazione della DOP.

La sentenza segna un punto di svolta nell’interpretazione delle norme relative alla registrabilità ed uso di marchi che includono le denominazioni di origine protetta (DOP) e le indicazioni geografiche protette (IGP).