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InformARS - Nuovo art.18 Testo Unico Sicurezza. Estesi i confini della sorveglianza sanitaria?  

Gentili lettori,

L’ennesimo “correttivo” del Testo Unico in materia di Sicurezza varato con il D.L 48  del 4 maggio scorso sta creando non pochi grattacapi interpretativi. Apparentemente il “correttivo” è quasi innocuo.
Il nuovo testo dell’articolo 18 comma 1 lett. a) è oggi questo:
“il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all’articolo 3 e i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono: a) nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo e qualora richiesto dalla valutazione dei rischi di cui all’articolo 28”.
La novità sta proprio nell’aggiunta dell'ultima frase “e qualora richiesto dalla valutazione dei rischi di cui all’articolo 28” che, nella sua semplicità, ha gettato sconforto tra gli interpreti.

Secondo una certa tesi, il nuovo testo dell’articolo 18 demanderebbe alla valutazione dei rischi il compito di stabilire se sia necessario istituire la sorveglianza sanitaria anche al di fuori dei casi previsti dall’articolo 41 del TUS, articolo che disciplina i casi nei quali la sorveglianza sanitaria è obbligatoria. Obbligo dal quale discende quello della nomina del medico.
Il vero nodo gordiano è però quello delle conseguenze della violazione del nuovo testo dell’articolo 18. Il TUS (art. 55, comma 5 lett. d) punisce penalmente il datore di lavoro che viola l’articolo 18 comma 1 lett. a), vale a dire proprio la norma modificata a maggio. E, come noto, è la presenza di una sanzione che connota l’esistenza di un obbligo.
Ma il nuovo articolo 18, se inteso nel senso che amplierebbe i casi di sorveglianza sanitaria, non prevede un obbligo diretto, bensì una valutazione discrezionale. Si tratterebbe allora di sanzionare il datore di lavoro per non aver adeguatamente valutato la necessità di istituire la sorveglianza sanitaria atipica come misura preventiva.
Va da sé che uno scenario del genere sarebbe destinato a creare applicazioni troppo eterogenee e, soprattutto, caratterizzate da totale incertezza del diritto. Ce ne parla l'avvocato penalista Daniele Zaniolo.

Nella sezione Juris, sempre l'avvocato Zaniolo commenta la sentenza della Corte di Cassazione, sezione Lavoro, del 9 aprile 2023 n. 8611, in cui viene chiarito che la denuncia di infortunio all’INAIL può essere considerata una confessione stragiudiziale alla stregua di quanto disposto dall’articolo 2735 c.c.
Quindi quello che, ordinariamente, viene vissuto come un adempimento burocratico, solitamente delegato ad un impiegato o dipendente, viene presuntivamente attribuito al datore di lavoro ed è considerata dai giudici alla stregua di una confessione. Per tale motivo è quanto mai opportuno riflettere attentamente prima di compilarla e, magari, interpellare i propri consulenti.

Come sempre vi invitiamo a leggere con attenzione la rassegna delle News, dove troverete tutte le novità dell'ultimo periodo.

Infine ricordiamo che sono gli ultimi giorni per iscriversi ai webinar di giugno, che trovate elencati nella sezione Formazione.

Buona lettura

Please do not reply, per informazioni scrivere a simona.galante@arsedizioni.it

NEWS:
Alluvione in Emilia Romagna, le disposizioni sullo smaltimento rifiuti  (22.05.2023)
Gestione rifiuti in Calabria, ok alla proposta di aggiornamento  (23.05.2023)
Lazio, Piano ispezioni stabilimenti Seveso 2023-2027  (22.05.2023)
Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e altri illeciti ambientali e agroalimentari. Istituita una Commissione parlamentare di inchiesta (19.05.2023)
Sicurezza sul lavoro, nuove norme armonizzate Dpi (12.05.2023)
Decreto raggruppamenti RAEE, il MASE annuncia rettifica (12.05.2023)
Formazione obbligatoria per gli utilizzatori industriali e professionali di diisocianati entro il 24 agosto 2023 (11.05.2023)
Linee Guida SNPA, definizione della caratterizzazione acustica dell’intorno aeroportuale (09.05.2023)
Medicinali pericolosi sul lavoro, guida Ue per la gestione sicura (09.05.2023)
Acque in Molise, nuove disposizioni sulle autorizzazioni e concessioni (09.05.2023)
Linee guida SNPA, movimentazione e trasporto delle terre e rocce da scavo con amianto naturale (05.05.2023)
Decreto Lavoro, rafforzate le regole sulla sicurezza (04.05.2023)

APPROFONDIMENTI IN PRIMO PIANO:
LinkSicurezza sul lavoro: estesi i confini della sorveglianza sanitaria? Una riforma che crea troppe incertezze. (Avv. Daniele Zaniolo)

JURIS:
LinkDenuncia di infortunio all’INAIL ed effetti sul processo civile. La “confessione” del datore di lavoro. (Avvocato Daniele Zaniolo)

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PRESENTAZIONE CORSI:
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SICUREZZA MACCHINE: come garantirla? come evitare infortuni e problemi giudiziari?

7 giugno: 14.00-18.00 

rilascia 4 crediti formativi RSPP/ASPP - vale come aggiornamento Dirigente

E’ inutile negarlo: quasi mai, in caso di infortunio, ci si trova davanti ad un quadro di ottemperanza completa alle leggi vigenti ed alle buone prassi. Anche la migliore organizzazione preventiva, come ben sanno anche i giudici che in questi decenni hanno deciso migliaia di casi, non garantisce al cento per cento la piena conformità alle normative di legge.

Ma quali mancanze vengono rilevate più frequentemente, quando ci si trova davanti ad un infortunio? Mancanze che se rilevate per tempo, con poco sforzo avrebbero consentito di evitare il peggio.
E poi, quale formazione minima bisogna avere per lavorare su quella macchina?
Gli interinali ci possono lavorare dal primo giorno?
E per i manutentori?
E per chi pulisce?

Rispondo a queste ed a molte altre domande Daniele Zaniolo, Avvocato penalista dal 1997, abilitato al patrocinio davanti alla Corte di Cassazione e Claudio Delaini ingegnere specializzato nella Sicurezza dei Macchinari e loro Certificazione CE e perito del Tribunale di Milano

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI: regole, modalita' operative, sanzioni e responsabilita'

 9 giugno: 9.00-13.00 

rilascia 4 crediti formativi RSPP/ASPP - vale come aggiornamento Dirigente

quando si parla di rifiuti ci si focalizza principalmente sulla loro corretta classificazione, poichè da questa discendono una serie di operazioni ed adempimenti, obbligatori per legge.
Se si vuole avere un quadro di tutti questi adempimenti, bisogna affrontare il problema della gestione dei rifiuti nel suo complesso.
La gestione dei rifiuti si basa su un sistema di controlli che, se posti correttamente in essere garantiscono un efficiente funzionamento dell’intera filiera.

Sul Produttore dei rifiuti, in particolare, gravano diversi obblighi e responsabilità che è importante imparare a conoscere per difendersi da errori e sanzioni.
Egli è, infatti, il primo attore della filiera della gestione dei rifiuti, e tra i suoi numerosi obblighi ricordiamo principalmente: la classificazione dei rifiuti (già menzionata), la corretta gestione del deposito temporaneo, la corretta tenuta delle scritture ambientali, la verifica delle autorizzazioni degli operatori ai quali affida i propri rifiuti ecc.

ARS Edizioni informatiche propone un webinar che ha l’obiettivo di analizzare tutte le fasi della catena della gestione dei rifiuti, contestualizzandole, dando indicazioni operative e fornendo le informazioni relative alle sanzioni in caso di violazione degli obblighi:

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LE INFORMAZIONI COSIDDETTE“ECO-FRIENDLY”:

 I “GREEN CLAIMS” O CLAIMS ETICI/AMBIENTALI

 20 giugno  14.30- 18.30 

 

I “green claims” o claims ambientali o, ancora, claims etici sono indicazioni dirette ad affermare, suggerire o lasciare intendere - o anche solo evocare - il minore o ridotto impatto ambientale del prodotto o del servizio offerto.

Di tale attitudine si stanno facendo portavoce non solo gli operatori che offrono beni o servizi, a mezzo di un’informazione che veicoli l’attenzione dei consumatori sul quid pluris offerto dai propri prodotti in tema di maggiore tutela dell’ambiente, ma anche dalla stessa Ue, intesa come complesso politico-istituzionale, la quale ha recentemente confermato di seguire tale tendenza adottando, nell’ambito delle politiche generali, l’Agenda della Commissione europea 2020 (c.d. New Deal for consumers).

Il punto fondamentale della materia in esame è costituito proprio dalle informazioni al consumatore, le quali devono essere corrette, veritiere e comprensibili; idonee, cioè, a porlo nella condizione di operare scelte consapevoli e fattivamente vantaggiose sotto il profilo ambientale.

Il presente webinar avrà ad oggetto l’inquadramento normativo di tali informazioni di carattere volontario e i relativi requisiti e le condizioni d’impiego. Saranno, poi, considerate alcune tipologie di “green claims”, nonché l’individuazione dell’attuale sistema sanzionatorio a fronte di illeciti perpetrati a mezzo di informazioni etiche ambientali non conformi, come è il caso del cd. greenwashing.

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DVR, DUVRI, POS, PSC: Come destreggiarsi nel labirinto dei documenti necessari per la sicurezza alla luce della giurisprudenza vigente

21  giugno: 14.30-18.30 

rilascia 4 crediti formativi RSPP/ASPP - vale come aggiornamento Dirigente

Spesso le contravvenzioni antinfortunistiche riguardano mancanze nella documentazione di Sicurezza, un vero e proprio labirinto in cui perfino ai giudici capita di perdersi.
Le contravvenzioni antinfortunistiche sono dei veri e propri reati, il cui accertamento è rimesso all’autorità giudiziaria secondo le regole della procedura penale.
Sovente ci si dimentica di tale aspetto anche perché, come noto, esiste una speciale procedura di estinzione anticipata di questi reati che, previa regolarizzazione della situazione di rischio, comporta il pagamento di una somma di denaro.

Ma i documenti necessari per la sicurezza sono solo mera burocrazia? Destreggiarsi nel labirinto degli adempimenti non è sempre semplice e l’errore è dietro all’angolo. Daniele Zaniolo, avvocato penalista d’impresa con pluriennale esperienza in materia, potrà chiarire come e quando devono essere adottati i principali documenti obbligatori per la sicurezza, quali sono gli errori più comuni che hanno ricadute sulla disciplina delle responsabilità e quali sono gli accorgimenti più utili per la loro predisposizione.

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LA DELEGA IN MATERIA DI SICUREZZA ED AMBIENTALE: come evitare gli errori più comuni

26 giugno: 14.30-16.30 

rilascia 2 crediti formativi RSPP/ASPP - vale come aggiornamento Dirigente

Nel corso dei processi capire chi è il datore di lavoro o, comunque, il soggetto titolare degli obblighi di garanzia, non è sempre facile o di immediata comprensione. Le imprese, soprattutto quelle medie ed alte, hanno schemi organizzativi complessi: consigli di amministrazione con amministratori delegati, comitati di gestione composti da più membri che, magari, hanno conferito deleghe ad altri soggetti.

Ma non bisogna fare confusione tra la delega gestoria e quella prevenzionistica. La delega gestoria attribuisce al delegato la qualifica di “datore di lavoro” che, a sua volta potrà conferire la delega prevenzionistica ad un'altra persona. Ma in tal caso, chi ha ricevuto la delega gestoria è tenuto a redigere il DVR e nominare l’RSPP, cosa che, come noto, è preclusa al delegato ex art. 16 TUS. Ed è proprio su questo punto che si registra una certa confusione nelle deleghe che troviamo nelle aziende e nelle quali spesso si legge che il delegato è costituto, ex articolo 16 TUS, come “datore di lavoro” dell’impresa. Ma ciò è una manifesta contraddizione, poiché per conferire la delega ex articolo 16 è necessario essere, a monte, i datori di lavoro.

E la delega ambientale, che similitudini e che differenze ha con quella di sicurezza?

Ce ne parla l'Avvocato penalista d'impresa con pluriennale esperienza in materia, Daniele Zaniolo.

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