Gentili lettori,
Tra le molte novità degli ultimi 15 giorni, che trovate di
seguito elencate nella
rassegna News, segnaliamo in particolare la pubblicazione in
Gazzetta del DL Ambiente. Si tratta del
decreto-legge 7 ottobre 2024
n. 153, pubblicato su Gazzetta Ufficiale Italiana del 17 ottobre 2024 n.
244, in vigore dal 18 ottobre, composto di 12 articoli che vanno
a toccare la normativa ambientale a 360°: tutela
ambientale, razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione,
economia circolare, bonifica di siti contaminati, dissesto idrogeologico
e Albo Nazionale Gestori Ambientali, nonché coltivazione di idrocarburi
e norme sui Responsabili Tecnici Ambientali.
Le novità mirano allo snellimento
dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, al rafforzamento
degli approvvigionamenti nazionali e alla promozione dell'economia circolare,
con interventi anche in tema di tutela del territorio. Tra le misure introdotte, spicca la definizione di nuove tempistiche per il procedimento
di VIA e per la verifica di assoggettabilità. In particolare, il provvedimento
di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale avrà
una validità minima di cinque anni. Inoltre, in un'ottica di contrasto
alla crisi idrica, fa comparsa nel Codice dell'Ambiente (D.Lgs. n.
152/2006 ) la nozione di "acque affinate", acque reflue trattate
che potranno essere riutilizzate, nello specifico, per l'irrigazione agricola.
Vietate, invece, in linea generale nuove trivellazioni in mare, fatte salve alcune
eccezioni. E, infatti, al fine di rilanciare gli approvvigionamenti energetici a
lungo termine, è prevista una deroga per il rilascio di concessioni per l'estrazione
di gas naturale nell'Adriatico sulla base delle istanze già presentate.
Nel testo in Gazzetta, non si rinvengono però le disposizioni, dello schema
non definitivo del decreto, che avrebbero inasprito il regime della responsabilità
estesa del produttore per le vendite online di prodotti elettronici. Tra le novità in tema di rifiuti poi, vediamo l'introduzione di un
iter più veloce per l'adozione di decreti "end of waste",
con rafforzamento del gruppo di lavoro presso il Ministero dell'Ambiente e della
Sicurezza Energetica. Sempre in ambito rifiuti, di rilievo anche la classificazione
dei prodotti dalle attività di "cura e manutenzione del paesaggio e del
verde pubblico e privato" tra i rifiuti urbani, che dà il
via libera al loro conferimento nei centri pubblici di raccolta anche da parte delle
PMI del verde. Il legale rappresentante di un'impresa
potrà assumere il ruolo di Responsabile Tecnico per la Gestione dei Rifiuti
(RTGR), purché abbia già svolto tale attività nell'impresa per
almeno cinque anni consecutivi. In un'ottica di circolarità dell'economia,
il decreto aumenta da diciannove a ventuno il numero dei componenti del comitato
nazionale dell'Albo Nazionale Gestori Ambientali per ampliare la rappresentanza
delle categorie: un nuovo componente sarà scelto tra le associazioni dei gestori
di rifiuti e un altro tra quelle dei trasportatori. E ancora, non mancano, tra
gli altri, interventi sulla prospezione e coltivazione di idrocarburi, attività
ora vietate nelle zone di mare fino a 9 miglia marittime dal perimetro costiero
(prima 12). In tema di bonifiche invece, viene semplificata la disciplina
in materia di siti orfani: entro il primo trimestre del 2026, almeno
il 70% delle aree individuate dovrà essere risanato. Il decreto, a tal
fine, alleggerisce l'iter autorizzativo per la messa a terra degli interventi,
introducendo tempi più brevi per l'approvazione del piano di caratterizzazione,
dell'analisi di rischio e del progetto di bonifica. Alle acque sotterranee
viene estesa la procedura per la determinazione dei valori di fondo nei siti in
cui le concentrazioni rilevate superino i limiti delle CSC (Concentrazioni Soglia
di Contaminazione). Infine, tra le molte novità, troviamo il conferimento
di poteri al Commissario del governo per le infrastrutture idriche, per il coordinamento
di interventi di depurazione di acque da utilizzare in agricoltura nei casi di crisi
idrica del territorio. Il DL attende ora la conversione in legge, che potrà
avvenire entro il 16 dicembre. Per il dettaglio del contenuto degli articoli, vi
rimandiamo all'approfondimento di Filippo Bonfatti. Nella sezione JURIS, vi
invitiamo a leggere il commento, a cura dell'avvocato Laura
Putaturo, su tre recenti sentenze che confermano l'attuale
orientamento giurisprudenziale in tema di responsabilità del datore di lavoro in concorso con il lavoratore nel caso di infortunio conseguente il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza. Il c.d. rischio elettivo.
Infine, sui temi della Sostenibilità, vi invitiamo a leggere gli approfondimenti di Simonetta Dall’Ava che
prosegue con la sua rubrica in cui spiega i termini della
Sostenibilità attraverso un vero e proprio glossario, e ci
illustra la nuova ISO 53002.
Buona lettura
Please do not reply, per informazioni scrivere
a simona.galante@arsedizioni.it
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