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InformARS - Bonifica dei siti contaminati: procedure, regole tecniche e responsabilità

Gentili lettori,
l'attenzione registrata negli ultimi anni intorno al problema delle bonifiche dei siti contaminati si inserisce nella lista di obiettivi per la realizzazione dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Proprio recentemente, lo scorso 10 aprile, il Consiglio ha raggiunto un accordo provvisorio con il Parlamento europeo per emanare una nuova direttiva sul monitoraggio del suolo per gestire i rischi connessi ai siti contaminati.

A livello italiano si rileva la stessa attenzione. Il 30 dicembre 2024 il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, con il supporto di ISPRA, SNPA e ISS ha predisposto una consultazione pubblica per la modifica degli allegati alle norme in materia di bonifica dei siti inquinati. A febbraio 2025 ha pubblicato le istruzioni operative per la bonifica del suolo dei siti orfani, in attuazione della misura M2C4 – Investimento 3.4 del Pnrr, il cui obiettivo è la riqualificazione del 70% della superficie complessiva dei siti orfani entro il 2026.
Particolarmente attivo sul tema delle Bonifiche è l’Istituto ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), anche in virtù della responsabilità assegnatagli dal TUA (art 199, comma 6 lettera a) ) di definire un criterio di valutazione del rischio, in base al quale le regioni stabiliscono l’ordine di priorità degli interventi previsti dai piani regionali per la bonifica dei siti inquinati. Per rispondere a questa esigenza, ISPRA ha pubblicato a maggio 2025 il “Manuale operativo dei criteri nazionali di priorità di intervento per i siti potenzialmente contaminati”, che illustra il modello di screening nazionale risk-based sviluppato per individuare le priorità di intervento nei siti potenzialmente contaminati.
Precedentemente aveva già pubblicato, dall'inizio del 2025:

  • due report sulle tecnologie di bonifica : "Estrazione Multifase (MPE)" – sulla tecnologia progettata per la rimozione di contaminanti organici e idrocarburi dalle acque sotterranee e dai suoli insaturi, ed il documento Soil Washing (SW) – dedicato alla tecnica di bonifica che permette la decontaminazione dei suoli mediante un processo di lavaggio con soluzioni acquose o reagenti specifici
  •  Il documento (409/2025), terzo rapporto sulle bonifiche dei siti regionali, che offre una panoramica aggiornata sui progressi compiuti nelle attività di risanamento ambientale, evidenziando criticità, tempi di intervento e casi virtuosi.

ARS Edizioni informatiche ha organizzato un webinar per il 27 giugno, per spiegare l'iter amministrativo, le regole tecniche e le connesse responsabilità relative alla contaminazione o all’inquinamento dei siti.

WEBINAR "BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI: procedure, regole tecniche e responsabilità"
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27 giugno: 9.30-17.00

Docenti: Avv. Daniele Zaniolo, Avv. Luigi Gili, Geologo Dr. Vittorio Barella

rilascia 6 crediti formativi RSPP/ASPP

Anche un evento accidentale involontario, come la rottura di un impianto con conseguente sversamento, può generare l’obbligo di accertamento di una possibile contaminazione.

Come ci si deve comportare sia dal punto di vista tecnico che legale quando si riscontra una contaminazione di un sito?
Quali obblighi derivano dalla constatazione di una contaminazione?
Come destreggiarsi tra i diversi iter burocratici?

Il corso si propone di fornire una giornata d’inquadramento dell'iter amministrativo, delle regole tecniche e delle connesse responsabilità relative alla contaminazione o all’inquinamento alla luce degli articoli 242 e seguenti del testo unico ambientale e delle norme del codice penale.

Il corso è rivolto agli operatori di settore e responsabili legali delle società, e si soffermerà sull'inquadramento normativo degli obblighi derivanti a seguito della contaminazione dei siti, sull'analisi delle principali problematiche pratiche, sia tecniche che normative e sulle buone prassi in caso di cessione o trasferimento a qualsiasi titolo dei siti potenzialmente contaminati.

DOCENTI:

Daniele Zaniolo: Avvocato penalista dal 1997, abilitato al patrocinio davanti alla Corte di Cassazione. Esercita prevalentemente in materia di diritto penale dell’impresa, con particolare riguardo alla responsabilità colposa infortunistica, ambientale e professionale, alla responsabilità amministrativa degli enti collettivi (D.Lgs 231/01).
Vittorio Barella: Geologo, socio fondatore della ISO4 S.n.c., che opera nell’ambito delle analisi e degli studi ambientali. La ISO4 gestisce il Laboratorio di Geochimica Isotopica del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino e possiede un proprio laboratorio isotopico presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pavia.
Luigi Gili: Avvocato amministrativista e civilista dal 1998 e cassazionista dal 2011, fondatore e titolare dello Studio legale omonimo. Docente presso l’Unversita’ L. Bocconi e il Politecnico di Torino. Ha assistito in giudizio diverse amministrazioni pubbliche ed anche imprese private avanti i TAR e il Consiglio di Stato.

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Please do not reply, per informazioni scrivere a simona.galante@arsedizioni.it


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