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InformARS - Calcolare l'impronta climatica alla luce degli standard applicabili in vigore

Gentili lettori,

ARS Edizioni informatiche ha creato una sezione di news ed approfondimenti dedicata ai temi della Sostenibilità, accessibile direttamente dalla home page del sito www.arsedizioni.it, per realizzare una sorta di osservatorio sugli argomenti destinati a diventare sempre più centrali nei prossimi mesi ed anni. A questo proposito segnaliamo che a dicembre il Parlamento europeo ha dato il via libera al regolamento che crea un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche (Critical raw materials act - CRMA) e mercoledì 17 gennaio con 593 voti favorevoli, 21 contrari e 14 astensioni, ha votato a favore dell’attuazione della nuova direttiva "Green Claims" che vieterà alle imprese di fare dichiarazioni ecologiche fuorvianti o difficili da comprendere dai consumatori, volta a scongiurare il fenomeno del green washing (si veda per il dettaglio la sezione "News").
Nella sezione "primo piano" troverete due interessanti approfondimenti dedicati alla "misurazione della sostenibilità", che vi invitiamo a leggere.

Rimanendo in tema di "misurazione della sostenibilità", abbiamo programmato un webinar intensivo di 8h, il giorno 23 febbraio, "LinkImpronta ecologica - Determinare l’impatto ambientale di organizzazione e di prodotto", con l'intento di fornire una guida operartiva per determinare l’impronta ecologica di Organizzazione e di prodotto, alla luce degli standard applicabili in vigore. Le informazioni di dettaglio le trovate, di seguito, nella sezione FORMAZIONE.

Misurare l’impronta climatica o impronta ecologica/ambientale, che quantifica l’impatto di individui o organizzazioni sull’ambiente è diventato fondamentale per dimostrare le azioni intraprese per raggiungere e supportare la sostenibilità aziendale.
In Europa è praticamente diventato un obbligo per tutte le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione, poiché o è imposto direttamente dalla normativa, o indirettamente da altri fattori di natura economica.
Per misurare la cosiddetta impronta ambientale aziendale o CEF, dall’inglese Corporate Environmental Footprint, l’Unione europea propone una metodologia standard che la calcola sulla base dell’analisi del ciclo di vita (LCA, dall’inglese Life Cycle Assessment).
L’ambito di applicazione della CEF include di default tutte le fasi che vanno dall’approvvigionamento delle materie prime alla produzione, alla distribuzione, allo stoccaggio, all’utilizzo e al trattamento di fine vita del portafoglio prodotti. Il corso vuole fornire alle aziende ed ai professionisti, una panoramica delle metodologia utilizzabili per la misurazione.

Buona lettura


NEWS:
Industrie SOA, rettifica alla decisione sulle BAT (23.01.2024)
Contributo Ambientale CONAI, pubblicata la nuova Guida 2024 (23.01.2024)
Lombardia, avvio del modulo fanghi dell'applicativo O.R.So. (23.01.2024)
Calabria, Linee guida per autorizzazioni impianti rifiuti (23.01.2024)
Via libera del Parlamento europeo alla nuova Direttiva sui “Green Claims” (18.01.2024)
Liguria, aggiornata modulistica impianti termici (18.01.2024)
Inquinanti atmosferici, nuove modalità di comunicazione delle emissioni (18.01.2024)
Malattie professionali, l'elenco aggiornato in Gazzetta (16.12.2023)
Obbligo di valvola di sicurezza e di relativa marcatura “SV” per le cisterne adibite al trasporto di gas liquefatti (15.12.2024)
Nuove Notifiche delle miscele pericolose destinate esclusivamente all'uso industriale, dal 1° gennaio 2024 (15.01.2024)
Materie prime critiche (CRM), verso il regolamento sull'approvvigionamento sostenibile (11.01.2024)

APPROFONDIMENTI IN PRIMO PIANO:
LinkESG, cosa sono e come si applicano. Un approccio pratico (Barbara Terrone)
LinkValutare l'impatto della CSRD sul rendimento aziendale. Le metriche utilizzate (Fabrizio Dodaro)

JURIS:
LinkL’individuazione del preposto ai fini della sicurezza. Un esempio di crisi del sistema. (Avv. Daniele Zaniolo)


FORMAZIONE

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WEBINAR 

Impronta ecologica - Determinare l’impatto ambientale di organizzazione e di prodotto

23 febbraio 9.00-13.00; 14.30-18.30 

  LinkISCRIVITI SUBITO  

PROGRAMMA:

  • Sostenibilità di organizzazione e prodotto
  • Cos’è e come valutare il Life Cycle Assessment (LCA): le norme UNI ISO 14040 e UNI ISO 14044
  • Impronta climatica
    • organizzazione – quantificare e rendicontare il Carbon Footprint secondo la norma UNI ISO 14064 parte 1
    • prodotto – quantificare e rendicontare il Carbon Footprint secondo la norma UNI ISO 14067
    • cenno al water footprint – determinato secondo la norma UNI ISO 14046
  • Correlazione tra ISO 14064 parte 1 e GHG Protocol
  • Metodo di calcolo del carbon footprint di organizzazione e analisi delle criticità
  • Esempio di calcolo
  • Approccio alla carbon neutrality – ISO 14048 parte 1

DOCENTE: STEFANO TARLON (Ingegnere.  Safety and Sustainability Consultant, già Responsabile Tecnico in organismi di certificazione e membro di Gruppi di lavoro in sede Accredia ed UNI. Ha esperienza quindicinale nella certificazione di sistemi di gestione, autore di pubblicazioni nel campo dell’implementazione ed integrazione di sistemi gestionali, oltre che docente in corsi di formazione.)

Il Corso rilascia: - Crediti formativi per R.S.P.P./A.S.P.P. - tutti i macrosettori ateco 2007 e i nuovi settori produttivi SP1, SP2, SP3 e SP4 - Ai sensi dell'art 32 comma 6 del D.lgs. n. 81/08 e s.m.i. e dell'Accordo Stato-Regioni, repertorio atti n. 128/CSR, del 7.7.2016 (8 crediti).

Destinatari: RSPP, HSE manager, ESG manager; Sustainability Manager, Consulenti Ambiente, Consulenti Sostenibilità

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Please do not reply, per informazioni scrivere a simona.galante@arsedizioni.it

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